fdab . la cover band ufficiale di edoardo bennato » Il Logo

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«Come cambia il mondo. Come passa il tempo. E tu lì su quella nuvola con i tuoi capelli al vento…» Ciao Elena

(Grazie a Elena Livraghi nasce il nuovo logo. Cresce. Acquista Forza e spicca il Volo!) 

Primo tempo

Questa storia parte da molto lontano… Più o meno nel 2004, quando decisi che non bastava più accontentarsi d’essere una cover band di Edoardo Bennato. No. Volevo che gli allora Falsi d’Autore divenissero La Cover Band Ufficiale del Rocker di Bagnoli. Tutto cominciò con una telefonata alle Edizioni Musicali Cinquantacinque. All’altro capo del filo rispose Silvana Balestrieri, alla quale domandai delle informazioni su un dvd di Edoardo (Il gatto e la volpe compiono cent’anni. Ma colpiscono ancora!). Lei -gentilissima e disponibilissima come sempre- mi disse che mi avrebbe messo in contatto con Giorgio Bennato, sicuramente più ferrato su quella mia richiesta. Onestamente, pensai che quella
di Silvana fosse una “promessa da marinaio”, quello che si dice per tener buoni i fans.

E invece… Quando richiamai dopo un paio di giorni -come promessomi da Silvana-,  parlai direttamente con Giorgio. Fu un’emozione indescrivibile! A quel punto, la mia richiesta riguardante il dvd andò presto nel dimenticatoio, anche perché parlare con Mister GiòBen fu come avere accesso al vaso di Pandora bennatiano: mille aneddoti su live passati, registrazioni, rarità e quant’altro riguardassero lui ed Edoardo.
Fu così che presi il coraggio a due mani ed esposi a Giorgio la mia richiesta di ufficializzazione.
Lui ascoltò con attenzione e mi chiese di inviargli il materiale per poterlo valutare ed eventualmente proporre a Edoardo. Dopo aver ricevuto il demo, la vhs, il poster dei FdA e aver dato il suo ok, mi comunicò che avrebbe portato il tutto a casa di Edo per visionarlo insieme.

Secondo tempo

Dopo qualche giorno la tanto temuta/ attesa telefonata del responso. Ecco il resoconto dalla voce di Giorgio: «Edoardo ha visto il vostro materiale e gli è piaciuto… Mandatemi la dicitura da apporre su poster e sito.» Ovviamente, rimasi senza parole, preda di un turbinìo di sensazioni ancora oggi indecifrabili.
Da allora molta acqua è scorsa sotto i ponti e il cammino dei FdA è stato costellato di innumerevoli eventi prestigiosi culminati con la partecipazione a Negri del Vesuvio per Rai Educational,  la collaborazione con Francesco Donadio autore del long-seller Venderò la mia rabbia e la realizzazione di uno spot radiofonico per Radio 24, non dimenticando gli eventi a favore di associazioni no profit.

Tutto questo ha portato anche a una ri-definizione del nome della band e del logo. Pensavate che il sottoscritto potesse -anche stavolta- accontentarsi? No. Riguardo al nome, è vero che Falsi d’Autore era sì affermato fra  gli edofans, vero anche che fosse abbastanza comune: si spaziava da un’orchestra di liscio romagnola a una cover band dei Deep Purple. Naturalmente, tralasciai facili identificazioni con l’artista come Campi FlegreiBuoni e cattivi, Torre di Babele, Burattini senza fili, Rockoccodrilli  e quant’altro citasse album e brani del Nostro. Serviva un nome che facesse da ponte tra il “vecchio” e il “nuovo” corso della band e soprattutto richiamasse l’Artista originale in maniera non banale.

Tempi supplementari

Indi per cui -dopo innumerevoli tira e molla fra il sottoscritto e Maria Teresa Livraghi (vera e propria Colonna del gruppo)- venne deciso il nome del “nascituro”, ovvero: Falsi dell’Architetto Bennato.
E visto che il nome poteva essere lungo e difficile da ricordare, decidemmo di coniare un acronimo seguito dall’estensione: FDAB-FalsiDellArchitettoBennato. A questo punto occorreva anche un nuovo “vestito” grafico, qualcosa di meno personale e roboante rispetto al primo progetto.
Un concentrato dell’essenza di Edoardo Bennato. Minimalista sì, ma anche di forte impatto.

Però, tutti i progetti hanno bisogno del “magic touch” di colui o colei che hanno quella Genialità che fa sì
che ciò che realizzano sia anni luce più avanti di tutto e tutti. Fu così che grazie a Elena Livraghi
(sorella di Maria Teresa) il sogno comincia a prendere forma. Sì, perché tutto comincia da uno strumento ibrido sognato da Maria Teresa: il “banjorello”! Ricordo ancora gli incontri con Elena, la sua esplosività creativa nello sfornare nuove idee e bozzetti per la band. Ma entrambi eravamo insoddisfatti…
Poi, la folgorazione! In uno dei tavoli da lavoro di Elena notai lo schizzo di una macchina volante alquanto stramba. Non immaginavo che quella buffa nave spaziale sarebbe stato il nuovo mezzo di locomozione
per il FDAB Project…

Di seguito il percorso grafico con le numerose declinazioni realizzate da Elena.

20 OTTOBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 7
20 OTTOBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 8
20 OTTOBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 9
21 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 10
24 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 11
24 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 12
24 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 13
24 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 14
24 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 15
25 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 16
25 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 17
25 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 18
25 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 19
25 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 20
25 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 21
25 NOVEMBRE 2009 - ELENA PER FDAB STUDIO PER LOGO - 22

Fino ad arrivare all’attuale logo.

Finale

Questa pagina è dedicata a Elena Livraghi.
Ai suoi cinquantacinque modi per farci ridere e piangere, per farci arrabbiare.
Per farci sorridere con le sue argute osservazioni, per farci sorprendere con le sue colorate visioni.
Lei, adesso, ha soltanto cambiato casa. Ritornando là dove era nata…

Ciao Elena

Antonio

 

 

 

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