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6/3/2007: La meglio gioventù

Trent’anni. Passati in un lampo. Ricordo ancora mia nonna che arriva a casa e mi consegna (uno dei suoi tanti doni per il nipote degenere!) la copia col cellophane – acquistata da Caboni Dischi, via Dante, Cagliari) di Burattino senza fili. Abbraccio forte nonna Bella (in realtà si chiama Saturnina, ma per noialtri era ed è semplicemente: Bella) e corro impaziente a depositare il 33 giri sul giradischi del compatto di Selezione Rider’s Digest. Chitarre in apertura, tessono trame da sogno. Due colpi sulla cassa della Eko e l’armonica “lancia”
il tema di E’ stata tua la colpa. Poi il tremolo di chitarra cupo e minaccioso di Mangiafuoco, il vezzo Rossiniano
di Dotti, medici e sapienti, la dolcezza e la consapevolezza di La fata e Quando sarai grande, il rock scatenato
di Tu grillo parlanteIn prigione, in prigione e Il gatto e la volpe. Album, inevitabilmente, dai tanti primati:
in termini di vendite, di permanenza in classifica, di session man (il meglio della piazza di allora: Tony Esposito, Ernesto Vitolo, Robert Fix, Gigi De Rienzo, Roberto Ciotti), di novità concettuali (la favola, adoperata come grimaldello per aggirare la pesantezza della retorica) e visive (primo album ad essere realizzato sotto forma
di videoclip). Da quel momento in poi per Edoardo fu la consacrazione definitiva. Suo malgrado, avvenne il salto di celebrità nell’ambito del cosiddetto “nazional popolare”: Il gatto e la volpe veniva programmata dai primi
dee jay nelle piste delle discoteche; genitori e figli fischiettavano Non vedi che è un vero affare
Quanti album da allora… Quante altre canzoni.
Ma Burattino rimane ancora oggi una (se non La) pietra miliare nella discografia di Edoardo. Probabilmente
Sono solo canzonette può competere in termini di vendite e popolarità. Caro Fronte, eccolo il leit – motiv,
il filo rosso che ci accompagnerà nel countdown che scandisce il Nostro secondo F –Day del 27 aprile. Festeggeremo noi stessi, ma anche questo trentennale. Inutile dirvi che le povere meningi di chi mi affianca
in questa avventura (oltre alla band, Giuliana, Maria Teresa, e buon ultimo Gianni Catani) stanno lavorando alacremente per servirvi un piatto succulento e indimenticabile. Un evento unico e irripetibile. Irrinunciabile.
Non posso anticiparvi niente di più. Qualche traccia l’ho fornita… Posso soltanto dirvi che non sarà il “solito” concerto. Stiamo lavorando affinché abbiate il meglio di quel che possiamo offrirvi. Consentitemi di ringraziare tutti coloro che pur non avendo partecipato al live del 2 marzo, ci hanno fatto sentire il loro affetto in tutti i modi…

Antonio Dubois

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