fdab . la cover band ufficiale di edoardo bennato » 4/12/2009: Edo live @San Prospero (MO)

FDABlog

4/12/2009: Edo live @San Prospero (MO)

«È in atto un tentativo di esperimento da parte di alcuni scienziati per testare la mia resistenza psicologica!» Edoardo, sarcastico e tagliente come da par suo, urlava così, mani a imbuto ai lati della bocca, sguardo rivolto
al punto più alto della tensostruttura che ospitava il live degli Hill Side-Power Trio & Edoardo Bennato,

Riavvolgo il filo degli avvenimenti per meglio spiegare. Acqua che Dio la manda dal Lazio, passando per il Veneto fino all’Emilia, Modena, San Prospero. All’interno della tensostruttura, copia fedele di un tendone da circo, fervono i preparativi per il live degli Hill-Side Power Trio (Giuseppe e Gennaro Scarpato, Patrix Duenas) insieme
a Edoardo. Poco prima Peppe mi aveva svelato questo “ritorno al passato” da parte di Edoardo: originariamente l’evento avrebbe visto protagonisti gli Hill Side, all’interno della kermesse natalizia curata da Ettore Diliberto (Custodie Cautelari, Notte delle Chitarre). In seguito Giuseppe, accompagnato casualmente da Edoardo,
aveva incontrato uno degli sponsor della manifestazione emiliana. Lo stesso sponsor un po’ per scherzo
un po’ seriamente, ha chiesto a Edoardo se poteva esibirsi in un paio di brani, con il risultato di ottenere non solo l’assenso da parte del Nostro, ma addirittura una scaletta di parecchi brani. Roba da leccarsi i baffi!
Dopo l’incontro con Annalisa Scarpato e il piccolo Jacopo, cominciano le danze con un Patrix infreddolito
e in gran forma come lead vocal e bassista atipico –soprattutto per il modo si suonare lo strumento in alcuni frangenti; Gè in maniche corte, nonostante la temperatura di pochi gradi all’interno del tendone, talmente accaldato da spezzare una bacchetta già al secondo brano; e Peppe in costante comunicazione con il fonico
di palco tra un brano e un altro. Una carrellata di songs che spaziano dalla – bellissima – rivisitazione con intro ipnotica di Come together al reggae di Is this love . Antipasto succulento per l’ingresso di Edoardo. Personale giro d’orizzonte per verificare la presenza numerica e rendermi conto che il pubblico è ben al di sotto delle potenzialità. D’altronde la partecipazione di Edoardo è stata davvero all’ultimo minuto. La performance
del Wonderful Trio si allunga perché ci sono gli – immancabili – problemi tecnici che funestano l’esibizione
di qualsiasi artista. In questo caso il gobbo elettronico di Edoardo non fa il suo dovere, e il pubblico comincia
a reclamare l’ingresso del Nostro che entra in scena con un set acustico: Venderò e La fiera dei buoni sentimenti aprono il set di Edoardo che attacca l’arpeggio di Un giorno credi e… accade quel che non ti aspetti. Black out elettrico. Totale, violento, spiazzante. Maglia nera non a Giove Pluvio, ma alla organizzazione incapace di prevedere simili evenienze e di non aver provvisto la tensostruttura di luci e generatori di emergenza. Leggero panico fra gli astanti, con uno stuolo di giacchincravattati body guards inefficienti e disorientati.
Edoardo non si scompone, si siede sul palchetto che ospita la batteria e continua a scaldarsi con armonica e chitarra attorniato da Hill Side, Max Tassi, Mago Magurno. Dopo circa 10’ fiat lux! E Un giorno credisi completa.
La Godin di Edoardo non molla come i kilowatt e L’isola che non c’è fa il suo ingresso. Seconda strofa, secondo black out!!! Copione identico al precedente, con ulteriore penalizzazione. Da squalifica – parlando in termini
di football- per almeno due turni. Dopo circa mezz’ora Edoardo si rivolge a noi poggiando a mò di megafono
le mani ai lati della bocca annunciandoci che «gli organizzatori mi hanno detto che è saltata la centralina elettrica. Non si può proseguire…» Inevitabili mugugni da parte del pubblico, da dove –più alta del giusto dissenso- arriva la richiesta da parte di una ragazza: «Almeno cantaci un’altra canzone!». Ritorno alle origini
per un set che Edo mai si sarebbe aspettato, ma che affronta con (forse solo apparente, ma certamente molto professionale) nonchalance, ed un accentuato ghigno ironico sul viso. Sciuscià 12 corde, kazoo, tamburello
a pedale, sorretto alle sue spalle dalle chitarre di Max Tassi e Peppe Scarpato che danno più corpo a una scena acustica altrimenti precaria. Et voilà: Sono solo canzonette e Il gatto e la volpe cantati da Edo e tutti noi
del pubblico, con la scena illuminata dalla torcia – sic!- di un bodyguard puntata verso l’alto, a creare un pò
di riflesso dal tetto del tendone. Immediato mi torna alla mente il ricordo dei “vecchi” Falsi d’Autore in quel
di S. Giorgio a Liri, Frosinone, fine agosto 2005, Festa dell’Unità, sound check perfetto, tempo splendido, dibattito politico pre concerto ok, poi pioggia insistente fino a mezzanotte con il pubblico che non voleva saperne
di andare a casa, mini live -come quello di Edoardo realmente unplugged, ovvero senza spina – all’interno di un tendone che ospitava le maestranze della Festa. Il parallelo mi rende contento e diminuisce un poco la delusione che accomuna – credo – Hill Side, Edoardo e pubblico pagante. Fine show con Edoardo che ci ringrazia e parte con le sue bordate: «E’ in atto un tentativo di esperimento da parte di alcuni scienziati per testare la mia resistenza psicologica! Qualcuno avrà saputo che sto per rientrare – a livello discografico ndr- e si stanno preparando per accogliermi!!!!» Risate ed applausi degli astanti per sottolineare il “comunicato” edoardiano.
In conclusione, serata ricca di imprevisti, ma in quanto tale molto “vera”.

http://www.facebook.com/video/video.php?v=1187437719388&ref=mf

http://www.facebook.com/video/video.php?v=1187544162049&ref=mf

Antonio Dubois

Top

Lascia un Commento

Required fields are marked *.

*


Top